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Prima che tu venga al mondo

Proposta editoriale del mese di gennaio


Prima che tu venga al mondo


Tanto è stato scritto sull'attesa di un figlio, ma la proposta di questo mese ci ha incuriosito particolarmente poichè ad essere in attesa è un papà che scrive una lettera lunga nove mesi. Il libro che vi suggeriamo è "Prima che tu venga al mondo" di Massimo Gramellini ed. Solferino.

Il libro
La bambinitudine è lo stato di grazia che i bambini possiedono in modo inconsapevole e gli adulti si sforzano per il resto dei loro giorni di ritrovare. Non è un concetto, ma una predisposizione dell’anima alla scoperta. A vivere ogni volta come se fosse la prima.
Quando è stata l’ultima volta che avete fatto qualcosa per la prima volta? Che avete scoperto qualcosa di inaspettato e avete provato un’emozione nuova? Immaginate un uomo che, superata la soglia dei cinquant’anni, diventa padre quando ormai, in famiglia e sul lavoro, si era adagiato su una perfetta vita da figlio. Che cosa può rompersi o scatenarsi all’improvviso?
Il nuovo libro di Massimo Gramellini è il racconto di una trasformazione e di un’attesa. Nove capitoli, uno per ogni mese di «gravidanza», che compongono una lunga lettera, emozionante e ironica, destinata a un bambino che non c’è ancora mentre si fanno i conti con un padre che non c’è più.
Una storia d’amore e di rinascita che ci ricorda come attraverso gli altri possiamo ritrovare in noi stessi infinite risorse e comprendere ciò che conta davvero. Se «la vita è un gioco e vince chi ritorna bambino», per riuscirci bisogna prima diventare adulti.

L'autore
Nato a Torino da una famiglia originaria della Romagna, è stato sposato con Maria Laura Rodotà, giornalista e figlia del giurista Stefano Rodotà.
Interrotti gli studi in giurisprudenza presso l'Università di Torino, nell'autunno del 1985 inizia una collaborazione con la redazione torinese del Corriere dello Sport - Stadio.
Nel dicembre 1988 si trasferisce alla redazione romana de La Stampa, con frequenti trasferte a Napoli.[1] L'anno seguente passa dal calcio alla politica, diventando corrispondente da Montecitorio. Da lì racconta la stagione di Mani pulite e la nascita della cosiddetta Seconda Repubblica. Nell'estate del 1993 è inviato di guerra nella Sarajevo sotto assedio.
Nel 1998 torna a Milano per dirigere Specchio, il settimanale de La Stampa, dove tra l'altro tiene una rubrica di posta sentimentale, Cuori allo Specchio. Dall’anno successivo è curatore di una rubrica in prima pagina de La Stampa, in taglio basso, il Buongiorno: un corsivo di ventidue righe a commento di uno dei fatti della giornata.
Nell'ottobre 2005 assume la vice-direzione de La Stampa. Collabora con la trasmissione televisiva Che tempo che fa di Rai Tre, dove ogni sabato sera commenta con Fabio Fazio i sette personaggi o fatti più importanti della settimana.
Ha pubblicato alcuni saggi che trattano della società e della politica italiana, un almanacco sui 150 anni della storia d'Italia (con Carlo Fruttero) e due serie di racconti sulla sua squadra del cuore, il Torino. Il 29 aprile 2010 è uscito il suo primo romanzo, L'ultima riga delle favole, una favola esoterica sull'amore che in Italia ha venduto oltre 250 000 copie ed è stata tradotta in vari Paesi. Il primo marzo 2012 è uscito il suo secondo romanzo, Fai bei sogni, che è risultato il libro più venduto del 2012, con oltre un milione di copie.[2]
Dopo aver trascorso 28 anni a La Stampa, il 21 gennaio 2017 saluta i suoi lettori con un ultimo Buongiorno. Dal successivo 13 febbraio collabora al Corriere della Sera.[4]
Nel 2018 diventa docente all'Università IULM di Milano nel master di Arti del racconto, dove tiene il corso di "Informazione e storytelling".



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